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CREMONA. FORZA ITALIA DIVISA

Sulle partecipate riunione «per pochi intimi»: veleni

Si riapre lo scontro interno al partito dopo l’incontro di martedì sera: da venti amministratori nuovo atto di accusa : «Come sempre i vertici hanno invitato solo chi è a loro ‘gradito’»

Fabio Guerreschi

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fguerreschi@laprovinciacr.it

20 Maggio 2018 - 09:11

Sulle partecipate riunione «per pochi intimi»: veleni

Jotta e Bertusi

CREMONA - Quasi un mese di silenzio, dentro Forza Italia sempre lacerata dalle divisioni: i veleni, comunque permanenti, sottotraccia. Riemergono adesso: di nuovo i vertici nel mirino. E a farli riesplodere è il «mancato invito» degli esponenti dell’area dissidente alla riunione che si è tenuta martedì scorso, organizzata a Cremona per un confronto in vista del rinnovo dei consigli di amministrazione delle società partecipate e, in particolare, di Padania Acque. Un incontro «per pochi intimi» lo definiscono i contras. E non sono pochi. Perché stavolta, ad attaccare il coordinamento provinciale sono venti tra sindaci e vice sindaci in quota al partito o, comunque, di centrodestra.

E arrivano poi al dunque: «Con sconcerto abbiamo appreso che nella serata di martedì scorso — approdano al presente — si è tenuta una riunione per indicare i nuovi vertici di Padania Acque. Non sappiamo bene chi l’abbia organizzata, in quanto non c’è stata alcuna comunicazione ufficiale. Però sappiamo che gli inviti telefonici sono arrivati dai dirigenti provinciali».
Stando a quanto filtra, al summit c’erano cinque, sei membri del coordinamento provinciale — compresi il coordinatore Mino Jotta e il suo vice Fabio Bertusi —, quattro o cinque sindaci iscritti a Forza Italia e cinque o sei di centrodestra e due primi cittadini di ‘Noi con l’Italia’.

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