L'ANALISI
28 Aprile 2018 - 08:43
I soccorsi ai feriti nell’incidente ferroviario del 25 gennaio a Pioltello
«Non si può morire mentre si va a lavorare, non si può prendere un treno e rischiare la vita». Gli undici sindaci dei Comuni cremonesi e bergamaschi attraversati dalla linea Milano-Brescia-Verona scelgono ancora una volta di manifestare pubblicamente per tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica e dei gestori del servizio sul tema della sicurezza. E lo fanno in un giorno altamente simbolico, martedì primo maggio, Festa dei lavoratori, con un’iniziativa altrettanto simbolica: un viaggio in treno per ricordare le tre vittime del disastro di Pioltello dello scorso 25 gennaio e sostenere le istanze dei pendolari, lavoratori spesso vessati da disagi e disservizi del trasporto. Nell’incidente ferroviario più sanguinoso della storia del territorio persero la vita la 39enne impiegata di Capralba Alessandra Giuseppina Pirri, la 61enne milanese Ida Maddalena Milanesi, radioneurologa dell’Istituto Besta e la 51enne nata a Caravaggio ma domiciliata a Vanzago Pierangela Tadini. Altri 46 passeggeri rimasero feriti. L’idea, partita da Gian Carlo Soldati di Capralba, e Claudio Bolandrini di Caravaggio, è stata subito sposata dai loro colleghi sindaci di Cremona, Crema, Castelleone, Soresina, Casalbuttano, Casaletto Vaprio, Olmeneta, Madignano, oltre che dalle Province di Cremona e Bergamo, da Cgil, Cisl e Uil, dai comitati dei pendolari, dalle forze dell’ordine, dai vigili del fuoco, dalla protezione civile e dalla Croce rossa. Caravaggio (alle 9) e Capralba (un’ora dopo, al termine di un breve viaggio in treno), ospiteranno i due momenti commemorativi.
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