L'ANALISI
18 Aprile 2018 - 17:48
CREMONA - Quando la mattina del 25 giugno del 2015, i carabinieri si presentarono a casa sua, non fece una piega. Meglio, ammise: «Ho fatto un colpo di testa, mi dispiace». Subito dopo, in caserma confessò, «con dovizia di particolari», lo scippo messo a segno il giorno prima tra via dei Mille e corso Garibaldi, ai danni di una anziana di 83 anni. Quel giorno, Gennarino Esposito, napoletano di 49 anni, a Cremona dal 2002, diversi precedenti, strappò la collana d'oro alla vittima e la spinse a terra, procurandole «un dubbio trauma cranico, il trauma ad una costola, la contusione del rachide, del bacino e dell’omero»: dieci giorni di prognosi.
Gennarino Esposito vuole risarcire l’anziana signora con quel che guadagna, lavorando all’interno del carcere. Vi è recluso dal novembre del 2016, dopo il furto di gioielli in un appartamento, spacciandosi per l’idraulico. Sei mesi, prima, l’8 giugno, in un bar aveva rubato ad un ottantunenne il portafogli con dentro 560 euro.
Per i due furti aggravati, Esposito un anno fa ha patteggiato 2 anni e 8 mesi di reclusione. Mercoledì 18 aprile è comparso davanti al gup Letizia Platè per rispondere dello scippo — rapina aggravata — e delle lesioni cagionate all’anziana signora in via dei Mille. L’avvocato Vito Castelli opta per chiedere il rito abbreviato in vista di un risarcimento: procedimento rinviato al 20 giugno prossimo.
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