L'ANALISI
16 Aprile 2018 - 16:30
CREMONA - Sarà una perizia psichiatrica ad accertare la capacità di intendere e di volere di Yongqin Wu, il cinquantunenne di nazionalità cinese che il 24 gennaio aveva massacrato, a colpi di mannaia, la moglie Chen Aizhu, 46 anni, e un bimbo di tre anni, figlio di amici, a cui la donna faceva da babysitter. La tragedia si era consumata nell’appartamento di via Fatebenefratelli 1/A, al quartiere Zaist.
Detenuto nel carcere di Pavia con l’accusa di omicidio plurimo, lunedì 16 aprile l’uomo è comparso davanti al gip, Pierpaolo Beluzzi, che ha conferito, con la formula dell’incidente probatorio chiesto dal pm Carlotta Bernardini, l’incarico al professor Cesare Piccinini, noto psichiatra di Parma, il quale dovrà inoltre accertare la capacità di Yongqin Wu di partecipare al processo e la sua pericolosità sociale.
Il perito ha chiesto novanta giorni di tempo. All’udienza del 10 settembre prossimo illustrerà i risultati del suo lavoro. «E’ un’attività di indagine condivisa in una situazione come questa, perché non ci sono altri elementi che possano far inquadrare i fatti», ha commentato l’avvocato Luca Curatti, difensore del cinese. In udienza era presente anche l’avvocato Alessio Romanelli, il legale che tutela il figlio dodicenne di Wu.
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