L'ANALISI
TERRITORIO
12 Aprile 2018 - 15:50
CREMONA - Il dossier per la candidatura a riserva della biosfera Mab-Unesco dei territori rivieraschi del medio Po è pronto per essere presentato all'Unesco di Parigi. Si tratta di un tratto dell’asta del Grande Fiume lungo circa 250 km e il progetto - iniziato nel gennaio 2017 - coinvolge Emilia-Romagna e Lombardia, e, in particolare, le province di Parma, Reggio, Piacenza, Cremona e Mantova, con ben 54 comuni.
L’obiettivo di fondo è quello di conservare paesaggi, ecosistemi e specie e favorire lo sviluppo economico e umano sostenibile sul piano socio-culturale ed ecologico. «Il fiume deve ritrovare una nuova identità e faticosamente lo sta facendo - ha spiegato Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po -. Alcuni dati lo confermano, come la scala di risalita dei pesci ad Isola Serafini, dove in un anno sono passati centomila esemplari, o la qualità dell’acqua, con i 6.500 depuratori presenti. Ora bisogna alzare la asticella con nuovi investimenti, anche di idee».
In prima fila fra i promotori della candidatura anche l'Autorità di bacino per il fiume Po, l’Università degli studi di Parma, il Collegio Europeo di Parma e Legambiente.
Entro il 30 giugno è atteso l’ok alla candidatura da parte del Ministero dell’Ambiente, mentre il 30 settembre ci sarà l'esito finale delle candidatura, nella sede Unesco di Parigi.
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