L'ANALISI
CREMONA
05 Aprile 2018 - 19:16
CREMONA - La guerra sul sottopasso di via Brescia registra una nuova puntata giudiziaria. Nel procedimento di accertamento tecnico preventivo promosso dal ricorso presentato contro il Comune da Angela Zilli, proprietaria della palazzina di via Brescia, civico 123, angolo via Cavo cerca, l’ingegnere, Renato Latella, ha accertato danni per 83.730,93 euro. Latella è il perito incaricato due anni fa dal giudice Tiziana Lucini Paioni di verificare l’eventuale sussistenza dei danni materiali e da deprezzamento dell’immobile, riconducibili alla eliminazione del passaggio a livello e alla realizzazione del sottopasso della discordia.
Assistita dagli avvocati Maria Laura Quaini e Annamaria Fecit, ora la proprietaria ha trascinato in giudizio il Comune (prima udienza il 12 luglio), al quale chiede un risarcimento di 100mila e 460 euro, di cui 81mila e 833 euro per il danno da deprezzamento, e 18.626 euro per la perdita del valore locativo oltre al danno sino alla scadenza della locazione. Nel ricorso che aveva dato origine all’accertamento tecnico preventivo, Angela Zilli aveva inizialmente lamentato danni per complessivi 600mila euro.
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