L'ANALISI
05 Aprile 2018 - 16:28
BOLOGNA - Sarà la Corte di Cassazione a decidere il luogo in cui si svolgerà il processo sul calcioscommesse, attualmente a Bologna dove è in corso l’udienza preliminare. Il processo era nato nel 2011 da un’inchiesta della Procura di Cremona che aveva portato anche ad alcuni arresti e poi venne trasferito ad aprile 2017 in Emilia per motivi di competenza territoriale: 32 gli imputati, tra cui gli ex azzurri Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.
Durante l’udienza di giovedì 5 aprile il pm Roberto Ceroni ha sollevato un conflitto negativo di competenza, indicando Cremona come sede per celebrare il processo, e il gup Francesca Zavaglia ha deciso di inviare tutti gli atti alla Corte di Cassazione per dirimere la questione. ha invece respinto le eccezioni di incompetenza presentate da alcune difese in favore di Perugia e Parma.
In attesa del pronunciamento della Suprema Corte, però, il processo proseguirà a Bologna, con date già fissate l'11, il 18 e il 20 aprile.
Lo scorso anno il Tribunale di Cremona si era dichiarato incompetente, sostenendo che è Bologna il luogo in cui si è manifestata e realizzata l’operatività delle due principali associazioni a delinquere ipotizzate: la prima con Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Bettarini, la seconda con l’ex capitano della Lazio Stefano Mauri. Tra gli altri coinvolti, ex calciatori come Mauro Bressan, Kewullay Conteh, Luigi Sartor e l'attuale attaccante del Chievo Sergio Pellissier.
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