L'ANALISI
01 Aprile 2018 - 09:46
SESTO - Rubavano il gasolio perforando la tubazione dell’oleodotto che collega il deposito Eni di Sannazzaro de Burgondi nel Pavese all’ex raffineria Tamoil di Cremona, che oggi è utilizzata solo come stoccaggio. E’ successo venerdì 30 marzo lungo la provinciale 56, nel tratto di conduttura sotterranea che si trova nel fondo agricolo attiguo al sottopasso della ferrovia e che confina con il parcheggio della zona industriale in prossimità del raviolificio Bertarini. All’alba i sistemi di monitoraggio installati dall’ente sulla propria rete, rilevando vibrazioni anomale e cali straordinari di pressione hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono giunte subito numerose squadre di tecnici e geologi che hanno accertato l’effrazione e verificato l’ammanco di combustibile. Quanto i ladri ne abbiano rubato non si sa, ma non è esagerato stimarlo in migliaia di litri. L’Eni ha segnalato il furto ai carabinieri, che hanno fatto intervenire una pattuglia di Castelverde guidata dal maresciallo Francesco Pietrangelo che ha già avviato le indagini. Restano cucite le bocche dell’Arma e della stessa Eni, ma da indiscrezioni raccolte sembra che nel parcheggio sia stata accertata la presenza di un camion telonato, dentro al quale è stata rinvenuta una cisterna con la capienza stimata di circa 6mila litri di gasolio.
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