L'ANALISI
20 Marzo 2018 - 12:12
CREMONA - L’ordinanza del Comune, compilata sulla base degli accertamenti statici eseguiti dai vigili del fuoco prima e dai tecnici poi, è stata firmata nella mattinata di martedì 20 marzo: è inagibile il palazzo teatro dell’incendio della scorsa domenica sera in via Ghisleri. E non essendo più abitabile sino a quando non saranno effettuati tutti i necessari interventi di messa in sicurezza, si apre il problema della collocazione di chi, in quello stabile, abitava: per ora, sia la famiglia marocchina composta da padre, madre e due bambini tratta in salvo dai pompieri, sia l’italiano che risiedeva in un altro alloggio e non era in casa al momento del rogo, sono ospitati da parenti ma si sta cercando una soluzione. Sul fronte delle indagini, prende sempre più corpo che ad innescare il primo focolaio sia stato un mozzicone di sigaretta buttato ancora acceso dentro la grata e, da quella bocca di lupo, caduto nella parte interrata.
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