L'ANALISI
19 Marzo 2018 - 08:41
CREMONA - Le fiamme, quasi certamente originate da un mozzicone di sigaretta gettato dentro una bocca di lupo, si sono sviluppate nello scantinato e lì sono rimaste circoscritte. Ma è il fumo che si è rapidamente propagato al resto del palazzo, invadendo gli appartamenti e parte degli stabili vicini e poi anche la strada. Storia di un’emergenza vera: cronaca e sequenze dell’incendio che fra l’ora di cena e la tarda serata di domenica 18 marzo ha tenuto con il fiato sospeso tutta via Ghisleri. Ore di mobilitazione massiccia, con i vigili del fuoco impegnati al massimo delle loro forze — di organico e di mezzi — fin oltre le 23. Quando con gli equipaggi comunque ancora in azione per la messa in sicurezza e la valutazione della stabilità dei locali, alla fine dichiarati inagibili, il bilancio, ormai sostanzialmente definitivo, raccontava di quattro persone evacuate e solo leggermente intossicate. Descrivendo lo scenario di quella che, a tutti gli effetti, è stata se non proprio una tragedia sfiorata certamente una domenica di reale paura.
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