L'ANALISI
16 Marzo 2018 - 08:11
CREMONA - Si conoscono perché frequentano lo stesso bar, in via Giuseppina. Ci passano la mattina, tra un bicchiere di vino, due chiacchiere e una partita a carte. Erano lì anche la mattina del 21 aprile dello scorso anno, Antonio, pensionato di 78 anni, e Ronni Poli, 53 anni, uno di quei personaggi che polizia e carabinieri conoscono da anni per i suoi precedenti. Antonio aveva parcheggiato l’auto nel vicino piazzale dell’ospedale Maggiore, lasciandola aperta e quando è tornato, l’auto non c’era più. Per la procura, a rubargliela sarebbe stato proprio Ronni, che per restituirgliela avrebbe preteso un riscatto di 250 euro.
Furto aggravato ed estorsione sono le accuse che mercoledì 14 marzo hanno portato il 53enne davanti al giudice dell’udienza preliminare, Letizia Platè. Il procedimento è saltato per l’adesione del difensore, Davide Garbetta, allo sciopero proclamato dalla Camera Penale. Ma il 6 giugno prossimo, Ronni tornerà davanti al giudice, e si farà processare con l’abbreviato.
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