L'ANALISI
09 Marzo 2018 - 08:08
Isacchini e Boldori
CREMONA - L’Aler non ci sta proprio ad essere definita ‘morosa’. E nel braccio di ferro sulla questione degli arretrati Imu chiesti dal Comune, contrattacca e fa salire la temperatura dello scontro: «Vista la chiusura dell’amministrazione, non ci faremo più carico delle ‘morosità incolpevoli’ per le quali finora non abbiamo proceduto allo sfratto», ha minacciato ieri (giovedì 8 marzo 2018) il presidente di Aler Cremona-Brescia-Mantova, Ettore Isacchini, affiancato dal direttore dell’unità operativa gestionale di Cremona, Maurizio Boldori.
E così nella ‘guerra dei tributi’ relativi al 2012, rischia di andarci di mezzo chi è più debole, chi non riesce più a pagare l’affitto.
«Non è colpa mia — è la risposta di Isacchini — se Cremona ha un sindaco che è un Robin Hood alla rovescia».
Lo scontro ruota intorno a circa 330mila euro, diventati 450mila con le sanzioni, che secondo gli uffici del Comune l’Aler avrebbe dovuto versare alle casse del Municipio per l’Imu nel 2012 e che invece non sono mai stati pagati. «Ma noi — ha spiegato Isacchini — contestiamo la legittimità di quella richiesta. L’Imu nel 2012, infatti, aveva al suo interno due quote, una Comunale e una destinata all’Erario. E’ stato quello l’ultimo anno in cui Aler è stata assoggettata a quel tributo».
E la replica del Comune non si è fatta attendere. Non un «Robin Hood al contrario» che ruba ai poveri per dare ai ricchi, ma un sindaco che responsabilmente difende fondi che sono di tutti i cittadini. E la replica è anche un ‘no’ alla proposta di mediazione di Aler.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris