L'ANALISI
06 Marzo 2018 - 15:58
L'operazione 'Myocastor'
PIACENZA - Decine di ragazzi provenienti anche dal Cremonese hanno sfilato in tribunale a Piacenza per spiegare come funzionava lo spaccio di droga nelle campagne della Bassa Piacentina: a Roncarolo di Caorso, Isola Serafini e Olza di Monticelli, Castelvetro, San Pietro in Cerro.
Prosegue infatti il processo partito dall’operazione ‘Myocastor’ (2016) dei carabinieri della compagnia di Fiorenzuola, all’epoca guidati dal maggiore Emanuele Leuzzi. Imputati sei pusher nordafricani domiciliati nel Milanese, fra cui il 42enne Bouazza Annaoui, tuttora in carcere a Piacenza, accusato di aver reclutato gli spacciatori facendoli arrivare come clandestini dal Marocco e considerato ‘vertice’ della banda.
E’ ritenuto tale anche dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano, che di recente ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 16 dei 37 arrestati nella Bassa: il ‘giro’ è stato definito associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
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