L'ANALISI
25 Febbraio 2018 - 19:26
L'arrivo di Simone Di Stefano
CREMONA - Gli attivisti dei centri sociali che tentano di avanzare verso il Cittanova, sgattaiolando nelle vie laterali, bloccati dal cordone delle forze dell’ordine, la signora che urla dalla finestra, una volontaria dell'Arci che irromperà in sala e consegnerà al candidato premier di CasaPound, Simone Di Stefano, ‘La banalità del male’, il libro sullo sterminio nazista della filosofa ebrea Hannah Arendt. Ma Di Stefano non raccoglie la provocazione e la lascia fare. Di qua trenta militanti di estrema sinistra in tutto, di là un centinaio di uomini delle forze dell’ordine, qualche attimo di tensione, zero scontri. E molto freddo. Si archivia così la domenica blindata per il corteo antifascista organizzato dal centro sociale Dordoni come protesta contro il comizio di Di Stefano, arrivato a Cremona alle quattro del pomeriggio, con un'ora di ritardo in una fetta della città blindata sin da mezzogiorno.
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