L'ANALISI
23 Febbraio 2018 - 07:43
CREMONA - Dossier Business Insider puntata seconda. Un altro documento «riservatissimo» pubblicato. E di nuovo Trenord nel mirino. Ma se nel primo capitolo di quello che, a tutti gli effetti, sembra un attacco frontale (e politico?) del sito online alla società che gestisce il traffico ferroviario regionale si diramavano numeri relativi ai guasti e alla gestione, questa volta si tocca il tema sicurezza. Nella ‘web inchiesta’ si riferisce di una serie di piccoli incidenti che ha anticipato quello più grave del 25 gennaio scorso. Emerge da un audit dell’Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ente preposto a controllare il rispetto delle procedure di sicurezza. Vi sono elencati dieci rilievi a Trenord: vanno dal ‘mancato rispetto delle scadenze manutentive’ alle ‘carenze nella gestione del personale’, con particolare riferimento al ‘contesto regolamentare sul carico del lavoro’. E si contestano anche l’analisi dei rischi e il registro dei pericoli, l’uno e l’altro ritenuti ‘incompleti’ e ‘non aggiornati al seguito di alcuni eventi pericolosi ed incidenti accorsi’.
Due di quegli ‘incidenti accorsi’ suscitano allarme e riguardano direttamente il territorio e la linea poi teatro del tragico deragliamento.
Il primo: il 30 luglio 2016, nel tratto di direttrice per Milano compresa fra Castelleone e Crema, due passaggi a livello privati restano aperti durante il transito dei treni ‘10433’ e ‘10484’. Non accade nulla.
Il secondo, il più significativo: negli atti si descrive quanto accaduto lo scorso 11 ottobre, quando il regionale ‘10461’ in servizio da Cremona a Treviglio sarebbe stato bloccato e rispedito in manutenzione perché ‘presentava una sfaccettatura grave ad una ruota con limitazione a 80 chilometri orari’ e perché sulle ruote di alcune carrozze sarebbero state riscontrate ‘sfaccettature e cavità fuori tolleranza’. E quel giorno, sempre secondo il testo pubblicato da Business Insider, sarebbe stato un capo tecnico manutentore in servizio proprio in stazione a Cremona ad accorgersi della situazione e a fermare il convoglio alla partenza, rendendosi conto della potenziale pericolosità dello scenario.
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