L'ANALISI
22 Febbraio 2018 - 16:21
L'ingresso del parcheggio di piazza Marconi
CREMONA - "Vorrei contraddire l’assessore Virgilio. Non sono trent’anni, ma settanta che Confcommercio 'rompe' le scatole per difendere commercianti e piccoli imprenditori. Una azione sindacale che non è disgiunta dalla valorizzazione della città". Comincia così la replica di Paolo Regina, segretario generale Confcommercio Cremona alle dichiarazioni rilasciate ieri dell'assessore Virgilio dopo che Confcommercio ha comunicato la decisione di uscire dal Duc perché in disaccordo sul progetto di riqualificazione dell'ex Armaguerra.
"E’ irrispettoso e offensivo derubricare la nostra presa di posizione come anacronistica, vuota di contenuti e mirata solo a tutelare un interesse personale - prosegue Regina -. Non ci piacciono i toni degli Amministratori che, barricati nei loro uffici, non si rendono conto delle difficoltà della città. Alla politica rimarchiamo che non deve essere sempre vera l’equazione tra riqualificazione e creazione di nuovi centri commerciali. E’ la via più semplice, ma non è certo l’unica o la più efficace". E poi: "Non si può negare che Cremona è una città che in questi ultimi anni ha saputo crescere e rinnovarsi soprattutto grazie all’intervento di mecenati che hanno sostenuto progetti innovativi e ambiziosi. Il Museo del violino, il rilancio dell’Università, la riqualificazione delle Colonie Padane – che sono poi i progetti più importanti di questi ultimi mandati amministrativi - non sarebbero stati possibili senza l’amore generoso di un imprenditore per la sua città. Cosa sarebbe successo altrimenti? Avremmo forse ancora il “cratere” di piazza Marconi? Invito chi guida la città a fare propri i valori di questi mecenati".
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