L'ANALISI
12 Febbraio 2018 - 19:09
CREMONA - Lui che le mette la mano sul collo, lei che non reagisce per paura, sta zitta e subisce la violenza sul congelatore, in cucina. Lì dove tutto è finito un giorno di agosto del 2017. Da allora l’uomo, un manager di 61anni in pensione da un mese, incensurato, ha il divieto di avvicinarsi all’ex compagna, 47 anni. E da lunedì 12 febbraio ha anche una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per violenza sessuale e stalking, reati per i quali il pm, Lisa Saccaro, aveva chiesto quattro anni e otto mesi di carcere. Processato con il rito abbreviato, il sessantunenne è stato inoltre condannato a risarcire 30mila euro di danni (una provvisionale) all’ex compagna: parte civile attraverso l’avvocato Michele Tolomini, lei ne aveva chiesti 200mila.
Il gup, Pierpaolo Beluzzi, si è preso novanta giorni per depositare la motivazione della sentenza che i difensori del manager, gli avvocati Monia Ferrari e Fabio Galli, appelleranno.
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