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08 Febbraio 2018 - 19:27
L'ospedale Maggiore di Cremona
CREMONA - Da Brescia si sposta a Cremona l’indagine sulla morte di una bimba albanese di quattro anni, il 16 febbraio di un anno fa curata all’ospedale Maggiore per una crisi epilettica e quattro giorni dopo uccisa da una meningite batterica. La bimba spirò nel reparto di Anestesia e Rianimazione Pediatrica degli Spedali Civili di Brescia. Qui fu trasferita d’urgenza il 19 febbraio. Qui l’esame del liquor confermò la diagnosi. Nell’indagine aperta nei confronti di ventidue persone, tra medici e infermieri, con l’ipotesi di omicidio colposo, la procura di Brescia ha chiesto l’archiviazione per tre camici bianchi di Brescia. E per competenza, ha trasmesso gli atti alla procura di Cremona. Intanto, la famiglia della piccola, assistita dall’avvocato Nadia Baldini, ha nominato un consulente tecnico per capire se vi siano responsabilità. E ciò in quanto i periti a suo tempo nominati dal pm di Brescia, il medico legale di Verona, Chiara Laposata e la dottoressa Anna Maria Maddalena Azzini, specialista in malattie infettive, nelle 93 pagine di perizia, pur scagionando gli operatori sanitari del reparto di Pediatria dell’ospedale di Cremona, avevano tuttavia mosso due censure e rilevato un ritardo diagnostico.
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