L'ANALISI
30 Gennaio 2018 - 14:35
PIOLTELLO (Milano) - Ancora all’alba di un’inchiesta che si annuncia complicata, e con il campo disseminato di interrogativi cui non sarà comunque semplice dare risposta, su un dettaglio sembrano già essere d’accordo gli esperti: appare a tutti inverosimile che possa essere stata proprio - o solo - la mancanza di 23 centimetri di rotaia a far deragliare giovedì 25 gennaio il regionale 10452. Dalle analisi tecnico-scientifiche di questi giorni, proseguite martedì 30, sono emerse carenze chiare: il pezzo di ferro staccato, la tavoletta di legno sotto la giuntura, la mancanza di un bullone e di due dei quattro perni sulla piastra di giunzione. Eppure, si dubita possa essere stato solo quel ‘salto’, alle 6.57 a Seggiano di Pioltello, a far scarrocciare un treno composto di una carrozza pilota a piano ribassato, da quattro vagoni ‘media distanza’ e da una locomotiva E464 messa in coda. E per questo, pur rimanendo in particolare sotto la lente la frattura del ‘fungo’ e in generale oggetto di ispezione accurata con tanto di droni la parte superiore di tutta la rotaia tipo Uic 6, ora le indagini si indirizzano anche sul carrello della terza carrozza uscito dai binari.
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