L'ANALISI
29 Gennaio 2018 - 18:13
PIOLTELLO (Milano) - Ci sono i primi 4 indagati nell'inchiesta sull'incidente ferroviario di giovedì 25 gennaio che ha coinvolto un treno della linea Cremona-Crema-Treviglio-milano nel quale hanno perso la vita tre donne - tra cui la 39enne di Capralba, Giuseppina Alessandra Pirri - e altre 46 persone sono rimaste ferite. Si tratta dei vertici di Trenord e di Rfi accusati di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo: l'ad di Trenord Cinzia Farisè e quello di Rfi Maurizio Gentile. Avviso di garanzia anche ad Alberto Minoia, direttore operativo Trenord e Umberto Lebruto di Rfi. Un atto dovuto per consentire loro di partecipare alla superperizia e autopsie.
Nel frattempo, gli inquirenti sono sempre al lavoro per cercare di fare luce su quanto accaduto. Dovrebbero arrivare dall’ispezione dei carrelli dei vagoni deragliati, in particolare il terzo e il primo a scarrocciare, nuovi elementi utili all’indagine della Procura. Da quanto si è appreso gli investigatori con i consulenti nominati dai pm Maura Ripamonti e Leonardo Lesti e dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, hanno concluso i rilievi sui binari interessati dall’incidente e all’interno dei vagoni. Ora sono in attesa di un piano di recupero che prevede l'utilizzo di una gru per sollevare i vagoni e fare i rilievi sulla parte sottostante, quella per intendersi dove hanno sede carrello e ruote. Rilievi dai quali ci si attendono altri elementi che potrebbero far luce sulle cause e sulla dinamica del deragliamento e che confluiranno nella super consulenza disposta dalla Procura. Dopo di che il treno verrà spostato e trasferito in un apposito hangar.
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