L'ANALISI
BASSA PIACENTINA
28 Gennaio 2018 - 08:09
MONTICELLI - Davide tenta nuovamente di sconfiggere Golia: dopo avere vinto negli anni scorsi le battaglie legali contro Enel e Poste Italiane, ora il Comune di Monticelli ha fatto causa all’ente governativo Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) allo scopo di vedersi riconoscere l’intera quota di ‘tesoretto nucleare’ stanziata per effetto della legge 368, ma decurtata negli anni scorsi dal governo. Si parla di almeno un milione di euro. Infatti la compensazione per i territori che ospitano servitù nucleari, proveniente da una specifica voce sulle bollette elettriche degli italiani, non è mai stata distribuita al 100%. «Solo il 30% del cosiddetto ‘tesoretto’ è stato elargito ai territori che ne hanno diritto — spiega il sindaco monticellese Gimmi Distante —. Al nostro paese, in quanto confinante con Caorso, spetta una quota. L’abbiamo ricevuta ma sappiamo che, per legge, avremmo diritto a una somma più alta. Credo sia nostro dovere tentare di fare il possibile per ottenerla, anche se sappiamo che non sarà semplice e ci vorrà tempo». A rappresentare il Comune nella vertenza, che chiama in causa anche la presidenza del consiglio dei ministri e il ministero dell’Economia, sarà lo studio legale Santiapichi di Roma. La prima udienza sarà in marzo presso il tribunale ordinario laziale.
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