L'ANALISI
21 Gennaio 2018 - 08:44
CREMONA - Un furto al Migliaro, un altro al Maristella, un altro ancora in via Bellini: la criminalità tiene il mirino puntato su Cremona, si sposta da una parte all’altra della città e colpisce. E la conseguenza inevitabile, a fronte dell’ennesima ‘ondata’ di razzie, tutte storia degli ultimi giorni, è che cresce l’allarme. Sugli episodi indagano carabinieri e polizia.
Particolarmente odiosa, per la dinamica e per il tipo di bottino, l’incursione avvenuta nella mattinata di mercoledì 17 gennaio nell’abitazione di Franco Lupi, 70enne notissimo e altrettanto stimato vicepresidente della sezione di Cremona dell’Associazione Nazionale Alpini e della moglie 65enne Ornella. Risiedono in una cascina in località ‘Ospedaletto’, in via Castelverde, alle spalle dell’aeroporto. Un’ora di assenza e, in quell’intervallo di tempo, un saccheggio che ha lasciato sul campo danni e rabbia. Con un flessibile hanno tagliato una delle inferriate della casa e, una volta all’interno, non hanno risparmiato un solo angolo. Gli armadi aperti, i cassetti svuotati a terra, tutti i quadri spostati, presumibilmente alla ricerca di una cassaforte che non c’era. Il caos ovunque. Per un bottino che alla fine, tra soldi e gioielli (soprattutto ricordi di famiglia), ammonta a qualche migliaio di euro.
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