L'ANALISI
19 Gennaio 2018 - 08:31
CREMONA - Un caso a dir poco singolare scuote il mondo arbitrale della sezione di Cremona. La causa, finita davanti al giudice Giuseppe Bersani, vede nel ruolo di imputato Marco Barbieri, ex arbitro della sezione di Cremona, difeso dall’avvocato Ennio Buffoli del Foro di Brescia, accusato di aver violato la posta elettronica del vice presidente della sezione di Cremona, Giuseppe Ungari, che si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Guido Maria Giarrusso. I fatti risalgono al 2015 quando si stavano avvicinando le elezioni per il rinnovo delle cariche. Ad alcuni arbitri di Cremona arriva una lettera anonima contenente frasi denigratorie verso il presidente Gianmario Marinoni. Allegata alla lettera una mail, che riporta alcune considerazioni e commenti sui vari arbitri della sezione, che il presidente ha inviato al direttivo. In sostanza, Marinoni era solito commentare il comportamento tecnico dei ‘suoi’ arbitri e condivideva i suoi pensieri con i membri del direttivo, in via personale e riservata. Tra questi il vice presidente Giuseppe Ungari. Che riceve dal gestore della sua posta la segnalazione che la sua mail è stata aperta da un computer diverso dal suo, con la medesima password. Ungari si rivolge alla polizia postale di Cremona che, dopo alcune indagini, individua il computer dal quale erano stati effettuati gli accessi, ovvero quello di Barbieri. E da lì scatta d’ufficio l’iter di natura giudiziaria. La vicenda, invece, si concluderà in aula il prossimo 19 aprile quando il giudice emetterà la sentenza e si pronuncerà anche sulla richiesta di risarcimento danni avanzati dal legale di Ungari.
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