L'ANALISI
10 Gennaio 2018 - 16:31
CREMONA - Sul Po, tra la notte di martedì 9 e mercoledì 10 gennaio, un’onda di piena improvvisa (ma prevedibilissima), ha causato danni agli attracchi delle canottieri e di tutte le strutture fluviali e un’ondata di proteste per sottolineare che il sistema di allarme sul Po, da Torino, Pavia, Cremona in poi non funziona. Dalla zona Mandracchio fino a foce Morbasco tutto il personale delle canottieri e delle società motonautiche era al lavoro fin dalle prime ore del mattino, per allentare cime e catene di ancoraggio, evitare che le barche o le zattere andassero sotto acqua, che le passerelle affondassero definitivamente.
Una piena gestibilissima se solo gli enti preposti avessero dato l’allerta. Cosa è accaduto? Alla diga di Isola Serafini, nella notte, sono state aperte le paratoie senza avvertire che stava arrivando l’onda e il livello del fiume si è alzato di 4 metri in brevissimo tempo. Rabbia nelle società canottieri: 'Manca un sistema d’allarme, a Isola Serafini fanno quello che vogliono, ora basta'
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