L'ANALISI
08 Gennaio 2018 - 07:49
CREMONA - Mancano 55 giorni alle elezioni. Una tornata elettorale a tutto tondo, quella del 4 marzo: regionali e politiche. Il conto alla rovescia, anche a Cremona, è partito. Nelle scorse ore l’ufficializzazione dell’Election Day del 4 marzo (regionali e politiche lo stesso giorno, in Lombardia e Lazio) e la conferenza stampa di Matteo Piloni, il segretario provinciale del Pd, che a Crema ha illustrato la sua candidatura all’emiciclo di Palazzo Lombardia (passaggio di consegne con Agostino Alloni) ha dato la scossa. Un segnale d’avvio della grandi manovre. Nelle stesse ore è stato reso noto il calendario di incontri nell’ambito di Forza Italia e Lega Nord. Di pari passo, domenica 7 gennaio, ci sono stati la prima assemblea di ‘Liberi e Uniti’ a Roma (Paolo Bodini ha partecipato) e, soprattutto, voci insistenti che ipotizzano un colpo di scena clamoroso: l’avvicendamento tra Roberto Maroni e Maria Stella Gelmini, a candidato governatore della Lombardia. Proprio nelle ore in cui ad Arcore si riunivano Berlusconi, Salvini e Meloni per decidere (quasi) tutto. La candidatura di Gelmini avrebbe immediate ripercussioni sulle liste. Al momento, infatti, la leghista Cristina Cappellini, soncinese, assessore regionale alla Cultura, dovrebbe far parte della lista del presidente Maroni, ma se Maroni, proiettato al governo in caso di affermazione del centrodestra, non dovesse candidarsi al Pirellone, tutto tornerebbe in discussione.
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