L'ANALISI
07 Gennaio 2018 - 16:14
Le fiamme sotto il ponte della A21
Le fiamme che si sono alzate dopo l’esplosione della cisterna che trasportava carburante, innescata dal tamponamento fra la cisterna stessa, l’auto con a bordo la famiglia francese e il secondo camion, hanno danneggiato il ponte dell’A21 più seriamente del previsto. Tanto che l’esito del carotaggio e dei prelievi mirati di calcestruzzo sul viadotto lascia poco margine di dubbio: le temperature generate dall’incendio, rilevate fra i 600 e i 700 gradi, hanno liquefatto una trentina di metri di asfalto e ‘cotto’ le strutture portanti del cavalcavia. Così adesso, quasi una settimana dopo l’incidente di martedì 2 gennaio, eseguiti i primi test, è sempre più chiaro - e concreto - il rischio che quel manufatto sia pericolante. E comunque, in attesa delle prove di carico, considerando come già ora i costi di ripristino si annuncino elevati, prende corpo la possibilità che il sovrappasso che interseca l’autostrada a Montirone possa essere prima abbattuto e poi ricostruito. Generando ripercussioni sulla viabilità, quella dell’A21 ma anche quella delle rete ordinaria, non così immediate da risolvere.
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