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Funerale 'vietato', "per non chiudere l'ufficio postale"

La denuncia di Triolo della Cisl: «Dipendente scomparsa: i colleghi non hanno potuto partecipare all’addio. Non c’è più umanità»

Cinzia Franciò

Email:

cfrancio@laprovinciacr.it

03 Gennaio 2018 - 08:20

Funerale 'vietato', "per non chiudere l'ufficio postale"

CREMONA - Il coordinatore territoriale della Federazione Lavoratori Poste di Slp Cisl, Pietro Triolo, la chiama «la goccia che ha fatto traboccare il vaso». Spiega cosa è accaduto: «I lavoratori di una filiale del territorio, che non cito per rispettare la privacy della famiglia interessata dalla vicenda, hanno perso una collega che ha dato tutto per le Poste senza mai chiedere nulla in cambio. Bene: non è stato loro nemmeno concesso di assistere al funerale, se non a ‘staffetta’. Il motivo? Per evitare un’ora di chiusura al pubblico, quando in provincia ci sono uffici che aprono una, anche due ore dopo rispetto al normale per carenza di personale». E così, raccogliendo il rammarico dei dipendenti, Triolo ha inviato una sorta di lettera aperta al direttore e ai dirigenti responsabili della filiale. L’ha titolata, anche: ‘L’altra faccia del volto umano’.

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