Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA

'Botti liberi in periferia, tanti animali sono a rischio'

Una Cremona attacca l'ordinanza del sindaco che vieta i petardi solo in centro

Francesco Pavesi

Email:

fpavesi@cremonaonline.it

30 Dicembre 2017 - 17:37

'Botti liberi in periferia, tanti animali sono a rischio'

CREMONA - Critiche da parte delle associazioni animalisti nei confronti dell'ordinanza 'anti botti' firmata dal sindaco di Cremona. Nello specifico, l'aspetto che riguarda la maggiore libertà di far espolidere pertardi in periferia, rispetto al centro cittadino.

"Abbiamo appreso - spiegano dall'associazione Una Cremona (Uomo-Natura-Animali) onlus - dell’ordinanza firmata dal sindaco di Cremona in merito all’uso di 'artifici pirotecnici' sul territorio comunale in questi giorni (essa è in vigore dal 30 dicembre 2017 al 2 gennaio 2018) anche se, ad oggi 29 dicembre, abbiamo avuto notizia di cittadini che lamentano il disturbo (per sé o per gli animali) dovuto all’uso di botti/petardi e probabilmente dopo il clou di fine anno si proseguirà fino all’Epifania (come in anni passati). Al momento, ai Comuni non è data facoltà di vietare completamente i botti (stesso discorso dei circhi con animali: non si può vietare localmente ciò che a livello nazionale è permesso...), ma essi possono soltanto emanare raccomandazioni e limitazioni circa l’uso di botti e petardi in occasione del Capodanno".

La distinzione centro/periferia. "Quest’anno, il Comune di Cremona introduce una distinzione tra il centro (o “Zona di Particolare Rilevanza Urbanistica”!), dove “in luoghi pubblici e nelle aree private assoggettate a servitù di pubblico passaggio, è fatto divieto di far esplodere artifici pirotecnici di libera vendita che abbiano effetto scoppiettante, crepitante o fischiante quali ad esempio raudi e petardi”, e la periferia, dove questi prodotti sono permessi “a condizione di non costituire disturbo, danno o molestia a persone o animali ovvero conseguenze di qualsiasi genere o natura sugli spazi pubblici comunali”. Distinzioni, quindi, in merito alla tipologia di artifici pirotecnici ma anche per quanto riguarda la qualificazione dei luoghi (per la periferia, importa solo non produrre conseguenze sugli spazi pubblici comunali...!!). Non sappiamo la ragione di questa scelta, ma non crediamo che sia corretto istituire tra i cittadini privilegi tra chi potrà (in teoria) evitarsi situazioni di disturbo e chi invece dovrà sopportarle... a meno di riuscire a far comprendere “il disturbo, il danno o la molestia” a chi sceglie di festeggiare così il Capodanno. Come si possa fare, sinceramente, non sappiamo dirlo. Forse la questione centro/periferia si riallaccia al discorso della tutela della qualità dell’aria, visto che fuochi, petardi e botti contribuiscono all’inquinamento che già è molto accentuato nella nostra zona (come richiamato anche nell’ordinanza)".

Critiche arrivano anche alle raccomandazioni fatte ai padroni degli animali. "Un capoverso è dedicato alla raccomandazione per i proprietari di animali d’affezione di vigilare perché il disagio determinato agli animali dai botti esplosi nei luoghi permessi non causi danni a persone o agli animali stessi (citando, giustamente, il rischio di smarrimento o di incidenti stradali). Giustamente gli umani che convivono con animali devono assumersene la responsabilità, ma noi pensiamo che dovrebbe essere aumentata anche la responsabilità in coloro che causeranno comunque agli animali stress e disturbi fisici come tachicardia, scegliendo di non rinunciare a una “tradizione” ormai diventata esagerata".

Una Cremona sottolinea anche alcune lacune. "Manca completamente, nel testo emanato dal sindaco, il riferimento agli animali selvatici che soffriranno anch’essi per l’esplosione di botti e petardi, oltre ad essere esposti al pericolo di venire in contatto con artifici pirotecnici inesplosi".

E infine. "La soluzione migliore e auspicabile sarebbe che si rinunciasse collettivamente a ricorrere a questa “tradizione”, mantenendo solo (moderatamente) quegli artifici pirotecnici ad effetto luminoso che non producano rumori molesti. Dal momento che questo sembra poco attuabile nell’immediato, speriamo che ci siano poche segnalazioni, ma che alle segnalazioni che (sicuramente) verranno fatte alle forze dell’ordine segua almeno una puntuale e pronta applicazione della stessa (sanzione: 150 €)".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400

Commenti all'articolo

  • Moroni

    31 Dicembre 2017 - 11:54

    Domani ne riparliamo....

    Report

    Rispondi

  • giulio

    31 Dicembre 2017 - 10:48

    Atto illeggitimo, la sua ordinanza è carta straccia. Nel momento in cui c’è la libera vendita di fuochi d’artificio. Premesso che ODIO I PETARDI ma ci vorrebbe un pochino di coerenza.

    Report

    Rispondi

  • anellitoto

    31 Dicembre 2017 - 09:08

    Non ho mai usato un petardo in vita mia , ma non posso non essere infastidito dal solito pensiero melodrammatico animalista . Un tempo ci si preoccupava per gli incidenti riguardanti gli "umani" , ma per l'animalista moderno , l'uomo è passato in secondo piano . Voglio ricordare che se fossero vere le preoccupazioni animaliste , nel nostro Sud a partire da Napoli non esisterebbero più manco la pulci !

    Report

    Rispondi

Mostra più commenti