L'ANALISI
21 Dicembre 2017 - 20:10
L'aggressione subita sul treno da Giordano Stagnati
CREMONA - Venticinque anni, un diploma da tecnico della gestione aziendale, Giordano Stagnati ha sempre desiderato lavorare sui treni. Ci è riuscito, diventando capotreno, poi il 23 settembre scorso, sul regionale partito da Brescia e diretto a Cremona, ha reagito all’aggressione di un senegalese che non aveva pagato il biglietto. E che lo ha rapinato dei beni aziendali: palmare e pos. Il 13 dicembre Trenord lo ha licenziato per aver detto al senegalese ‘negro di m...’ e per avergli morso il braccio nel tentativo di difendersi dalla rapina.
Si aspettava il licenziamento? «No. Sapevo che poteva essere possibile. Mi dispiace perdere un lavoro così importante. Un procedimento disciplinare poteva starci, non il licenziamento così a bruciapelo. Con il mio avvocato Massimiliano Cortellazzi presenterò a breve il ricorso al giudice del lavoro».
Trenord l’accusa di ‘aver espresso affermazioni ingiuriose all’indirizzo dell’etnia del viaggiatore’. «Purtroppo quella frase l’ho detta, mi dispiace, ma non era mia intenzione. Io non sono razzista. Purtroppo, nella concitazione mi sono lasciato andare a quell’uscita poco felice. Nel video non compaiono le frasi che questo ragazzo mi ha riferito e che sono altrettanto gravi».
Quali frasi? «‘Italiano di m...’, ‘bastardo’, ‘razzista’ e altre sempre su questo tono. Io ho cercato di mantenere la calma, lui continuava imperterrito».
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