L'ANALISI
19 Dicembre 2017 - 18:45
CREMONA - Lo scorso 23 settembre sul treno è stato aggredito e rapinato di palmare e pos da un senegalese che non voleva pagare il biglietto. Per difendersi, e per ‘salvare i beni aziendali’, il capotreno ha reagito: gli ha morso un braccio e in un momento di concitazione, lo ha insultato: «Sei un negro di m...». Ora Trenord lo ha licenziato, per il suo comportamento «non consono alle mansioni proprie della sua figura professionale e della nostra Azienda che Lei comunque rappresenta mentre indossa l’uniforme aziendale ed esercita funzioni di incaricato di pubblico servizio per conto di Trenord». E’ scritto nella lettera di licenziamento notificata il 13 dicembre scorso a Giordano Stagnati, 25 anni, di Cremona, assunto da Trenord srl il 9 giugno, dopo aver superato il concorso, e piantato a casa sei mesi dopo.
L’ex capotreno non ci sta. Ha impugnato ‘licenziamento senza preavviso’ «e a breve presenteremo ricorso al giudice del lavoro, perché per noi la sanzione espulsiva è eccessiva», perché «il capotreno si stava difendendo da una rapina che effettivamente c’è stata», ha detto l’avvocato Massimiliano Cortellazzi. Il 24 gennaio del 2018, Moussa Diatta, 23 anni, residente nel bresciano, verrà processato dal gup del tribunale di Brescia per rapina: il capotreno si costituirà parte civile con l'avvocato Cortellazzi.
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