L'ANALISI
12 Dicembre 2017 - 19:28
Il tribunale di Cremona
CREMONA - In carcere dallo scorso febbraio, sperava che martedì 12 dicembre fosse il giorno della sentenza. Invece, dovrà attendere il 9 gennaio prossimo, Endurance Yare, 25 anni, nigeriano, incensurato e richiedente asilo, accusato di aver venduto hascisc a giovani clienti davanti alla Casa dell’accoglienza e nel parco del Vecchio Passeggio.
Niente sentenza. Il presidente Giuseppe Bersani (a latere i giudici Francesco Sora ed Elisa Mombelli), ha dovuto riaggiornare il processo, perché l’ultimo testimone del pm Ignazio Francesco Abbadessa, al quale il difensore Gianluca Monti non rinuncerà, era assente. Un ‘vizio’, l’assenza. Il teste già non si era presentato all’udienza del 28 novembre, benché fosse stato regolarmente citato dalla procura. Il presidente Bersani lo aveva sanzionato con 150 euro di multa, ordinandone l’accompagnamento coattivo per il 12 dicembre. Il tribunale aveva comunicato, via pec, l’ordine alla Stazione dei carabinieri di Cremona.Il teste non si è presentato, perché quell’ordine non è stato eseguito. Si saprà in via informale dal carabiniere in servizio in udienza, che il teste non era stato rintracciato. Nessuna comunicazione ufficiale al tribunale dalla Stazione dei carabinieri. E dal presidente Bersani è arrivata la ‘bacchettata’. «Io faccio i segnali di fumo? Il comandante che ha ricevuto l’ordine scrive al tribunale: ‘Il signor tal dei tali non è stato rintracciato’. Qui abbiamo un processo con un detenuto che prosegue, perché nessuno ha dato seguito ad un ordine del tribunale. Si risponde ai biglietti di Natale...».
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