L'ANALISI
07 Dicembre 2017 - 09:14
L’interno del magazzino con le fettucce e i sigilli di Ausl e Finanza
CASTELVETRO - «Si può stare tranquilli circa la qualità della carne che arriva sulle nostre tavole: i controlli sono continui e questi sono fortunatamente casi isolati». A rassicurare, dopo il sequestro di carne non tracciabile e scaduta in un magazzino della Bassa Piacentina, è il dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, che ha collaborato con la Guardia di finanza emiliana nell’operazione ‘Black Meat’. L’azienda castelvetrese in questione è autorizzata a svolgere tre tipi di attività: sezionamento di quarti di carne per confezionare tagli più piccoli, rietichettatura di prodotti provenienti da altre ditte e deposito di carni fresche o congelate. La sospensione temporanea dell’attività riguarda gli ultimi due punti, mentre potrà proseguire il sezionamento della carne fresca, visto che in quel reparto non sono stati riscontrati problemi. A suscitare più scalpore è stata la presenza di circa 50.000 kg di carne scaduta, il cui ingente costo di smaltimento sarà imputato all’azienda stessa, che esercita l’attività da circa tre anni e ha una decina di dipendenti. Le multe per ora ammontano a diecimila euro, ma sono in corso altri accertamenti: fiscali e per capire a quali aziende o marchi potesse essere destinata la carne sequestrata.
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