L'ANALISI
16 Novembre 2017 - 20:26
CREMONA - Al culmine di due giorni di disagi, trascorsi fra treni in ritardo e altri soppressi, giovedì 16 novembre il Partito Democratico ha protestato in stazione a Cremona: al fianco dei pendolari contro un servizio ferroviario regionale che denuncia, da tempo, tutti i suoi problemi. Con il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni, c’erano l’assessore comunale alla Mobilità Alessia Manfredini, il consigliere comunale Luca Burgazzi e Mariella Laudadio. Presidio dalle 19 in avanti. Con volantinaggio. Per dire a Cremona nel tardo pomeriggio come a Crema al mattino, puntando però l’attenzione sulla situazione della linea ‘Mantova-Cremona-Milano’, che i pendolari «chiedono una maggiore attenzione. E la Regione — ha incalzato Alloni — deve smetterla di prenderli in giro: molti di loro hanno apprezzato la nostra iniziativa e si sono fermati a parlare con noi, ribadendo che i disagi sono ancora troppo frequenti, soprattutto ritardi, soppressioni e sovraffollamenti. E che la vita di chi ogni giorno deve muoversi con un treno è piena di imprevisti e di complicazioni». che si aspettano un servizio dignitoso, non 56 soppressioni al giorno».
Dura la replica dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte."I presidi che alcuni consiglieri di opposizione hanno fatto in una ventina di stazioni dimostrano che è ufficialmente iniziata la campagna elettorale". L'assessore ha voluto usare una metafora per spiegare il senso dell'iniziativa. "E' come se Dracula volantinasse fuori da un centro prelievi. Non possiamo tacere le responsabilità dei Governi, tutti dello stesso coloro politico di chi questa mattina manifestava, che negli ultimi anni non hanno fatto altro che tagliare il capitolo del trasporto pubblico locale. Mi domando dunque come facciano, proprio loro, a chiedere, nuovi investimenti. Sarebbe meglio se mandassero i loro messaggi a qualcun altro". Sorte ha concluso ricordando che "è solo la Regione che continua a investire. E' da anni che continuiamo a mettere pezze da tutte le parti. A chi fa orecchie da mercante ricordo solo l'ultimo piano da 1,6 miliardi di investimenti che ci consentirà di mettere in circolazione 160 nuovi treni e di mandare definitivamente in pensione in convogli più vecchi. E questo è solo l'ultimo di una serie di investimenti che, a differenza nostra, nessun altro ha fatto".
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