L'ANALISI
07 Novembre 2017 - 08:13
CREMONA - Un furto e un tentato furto tra una villetta e un appartamento del capoluogo, a inizio aprile, con soldi e gioielli per bottino. Poi l’assalto, nella notte fra il 13 e il 14 aprile, all’agriturismo ‘Colombarotto’ di Alfiano Nuovo, in Comune di Corte de’ Frati: ladri fuggiti con orologi, bracciali e una sciabola, che è stata recuperata. E infine, tra il 26 e il 27 aprile, la scorribanda — quasi un rastrellamento — solo tentata fra sei case vicine di Persico Dosimo: colpi tutti rimasti incompiuti, presumibilmente per l’incapacità di forzare alcune porte blindate e per il contestuale passaggio di qualcuno che potrebbe aver rovinato i piani della gang. È l’elenco delle razzie, alcune a segno altre fallite, che hanno avuto per teatro Cremona e provincia e che, adesso, hanno un presunto colpevole, vale a dire la banda incastrata dai carabinieri di Palmanova. In manette sono finiti il 35enne Marian Plugaru e il 32enne Ionel Marius Podan ed è ricercato, già ‘inseguito’ da un mandato di cattura europeo, un terzo cittadino romeno, Dumitriu Mihai, quarantunenne: per i militari, sarebbero gli autori di 78 incursioni in mezzo Nord Italia.
Operazione ‘Highway’ (‘Autostrada’) l’ha denominata l’Arma, rimandando al fatto che i banditi, tutti domiciliati sul Lago di Garda e quasi certamente affiancati da complici ancora da identificare, arrivavano e fuggivano dai territori scelti per i loro raid proprio lungo le autostrade: l’A21, nello specifico.
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