La cattedrale di Crema non riaprirà nemmeno per il patrono cremasco di San Pantaleone, il 10 giugno. Peggio: stando ai mormorii che ormai da mesi accompagnano la storia infinita di questo restauro, i lavori potrebbero proseguire ancora per molti mesi. «La riapertura a giugno di quest’anno? Non è un’ipotesi» conferma don Vito Barbaglio, presidente della commissione per il restauro. Poca la voglia di parlare: il restyling, iniziato nel 2010, sarebbe dovuto proseguire circa un anno e mezzo. Il rischio, ora, è che possa durare più del doppio. Due, attualmente, i problemi maggiori: i ritardi nella consegna di alcune opere da parte dello scultore bergamasco Mario Toffetti ma soprattutto la bocciatura da parte della Soprintendenza del progetto di illuminazione della chiesa, ritenuto troppo invasivo. Ciò comporterà un pesante allungamento dei tempi, necessario a preparare (e a far approvare) un nuovo progetto più in linea con il contesto. E poi c’è il discorso economico: secondo alcune voci, la diocesi starebbe ritardando il pagamento di diverse imprese fornitrici.
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