L'ANALISI
01 Novembre 2017 - 15:33
Laura Negri, la presidente Maria Luisa Crotti e il vice Alessio Romanelli
CREMONA - Sono andati nelle piazze in mezzo alla gente, in carcere tra i detenuti e, naturalmente, in tribunale. Alla fine, tra Cremona e Crema gli avvocati della Camera penale ‘Sandro Bocchi’ hanno raccolto più di 400 firme per la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri: una proposta di legge ad iniziativa popolare. Quattrocento firme tutte autenticate e certificate, che insieme a quelle raccolte in tutta Italia — oltre 72mila — martedì scorso sono state consegnate a Montecitorio dall’Unione nazionale delle Camere Penali. «Un ottimo risultato», dicono, soddisfatti, gli avvocati MariaLuisa Crotti e Alessio Romanelli, presidente e vicepresidente della Camera penale di Cremona e Crema ‘Sandro Bocchi’. E lo è, se si considera che nel distretto della corte d’appello, Cremona è seconda dopo la popolosa Brescia, dove le firme raccolte sono state 500. E lo è ancora di più, visto che a livello nazionale l’organismo di Cremona è nella top ten, al decimo posto.
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