L'ANALISI
25 Settembre 2017 - 19:19
Hysa Bardhi
CREMONA - Da due anni è in carcere a Tirana. Ricercato dall’autorità giudiziaria albanese, nell’estate del 2015 a mettergli le manette fu la polizia, che a Cremona lo arrestò davanti ad un bar. Ma Hysa Bardhi, 52 anni, un pezzo da novanta del traffico di cocaina, uno che nel giro chiamavano «lo zio» e che aveva messo in piedi un fiorente giro di spaccio, non solo in Albania aveva un conto in sospeso con la giustizia. Lo aveva anche a Cremona dove, tra il 2010 e il 2015, attraverso intermediari, ha ceduto cocaina ai suoi clienti, per lo più cremonesi. ‘Roba’ buona, venduta dagli 80 ai 100 euro al grammo. Lo ha scoperto l’Arma, indagando, due anni fa, sul «caso Juliette», l’inchiesta che grazie alle intercettazioni, ha anche svelato i rapporti tra il boss albanese e Andrea Grammatico, l’ex maresciallo ed ex comandante della stazione dei carabinieri di Vescovato poi cacciato dall’Arma.
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