L'ANALISI
04 Settembre 2017 - 08:12
La sede dei servizi sociali a Cremona
CREMONA - La denuncia è forte: «I servizi sociali non servono assolutamente a nulla. Dovrebbe controllare sempre a chi si affidano i casi, perché ti puoi imbattere in assistenti sociali che ti rendono la vita impossibile. Nel mio caso, le assistenti sociali non hanno un trattamento equo nei confronti di noi genitori, tutte sbilanciata dalla parte del padre. Insomma, usano ‘due pesi e due misure’. Con il risultato che mia figlia viene trattata come un pacco».
Maria (nome volutamente di fantasia) ha 46 anni, da cinque è separata ed è madre di una ragazzina di tredici anni. «Una cosa deve essere ben chiara: mia figlia è con me da tredici anni e il nostro legame è molto forte. Il problema è cominciato tre anni fa, quando il mio ex marito ha messo di mezzo le assistenti sociali. Abbiamo persino corso il rischio che ce la togliessero per mandarla in un’altra famiglia». Tre anni fa è accaduto quello che succede in molte famiglie di separati. «Ad un certo punto, mia figlia ha avuto difficoltà ad instaurare un rapporto con suo padre, perché non le piaceva la nuova compagna di lui. E lui ha fatto intervenire le assistenti sociali». Maria non scorda il giorno del primo incontro della figlia con il padre alla presenza dell’assistente sociale. «E’ uscita che le mancava il respiro, una crisi di panico. Sono cose che ti trascini. In questi tre anni agli incontri è andata poco».
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