L'ANALISI
31 Agosto 2017 - 08:59
Maria Laura Satta e Luigi Scassellati
CREMONA - Ora è casa, in Sardegna. L’urna con le ceneri di Maria Laura Satta, 71 anni, la cremonese uccisa a colpi di bastone e machete durante la brutale rapina nella sua villa in Kenya, sono state tumulate nel cimitero di Porto Torres, dove la donna è nata. La cerimonia funebre si è svolta venerdì scorso, nella chiesa di san Gavino, la basilica romanica della città dell’isola. Tanti gli amici e i parenti presenti per dare l’ultimo saluto a ‘Lalla’, come la chiamava chi la conosceva. «Avevamo concordato che saremmo stati sepolti lì - ha detto, prima all’agenzia Africa ExPress di rientrare in Italia, il marito, Luigi Scassellati, 72 anni, sardo anche lui (di Sassari), rimasto ferito alla testa e al braccio sinistro durante l’assalto -. E ‘ un posto splendido, Appollaiato su una collinetta che domina il mare. Il mare sardo, non meno bello di quello del Kenya». Dalla rapina finita nel sangue è trascorso poco più di un mese. Le indagini della polizia locale sono ancora in corso. E’ stato arrestato il giardiniere-custode della villa, sospettato di essere il basista della banda.
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