L'ANALISI
CREMONA
11 Agosto 2017 - 16:36
Una macchina della polizia
CREMONA - Chi ha assistito alla scena, racconta di un’azione fulminea, di quelle che si vedono nei film polizieschi.
Giovedì 10 agosto, intorno alle sette di sera, sotto la Galleria XXV Aprile, in pieno centro, gli agenti della squadra mobile hanno arrestato due stranieri, un albanese e un romeno, quest’ultimo diciannovenne, per estorsione ai danni di un giovane cremonese. Pretendevano soldi dalla vittima: «Se non ce li dai, ti spariamo o ti pestiamo». A casa del romeno nel corso della perquisizione è stato trovato un proiettile - e per questo lo straniero è stato anche indagato -, mentre a casa dell'albanese è stata rinvenuta una pistola scacciacani.
I particolari dell’operazione saranno illustrati domani 12 agosto durante una conferenza stampa in questura. Qui il cremonese aveva raccontato di essere minacciato dagli estorsori. Qui è stato organizzato l’appuntamento trappola in Galleria XXV Aprile.
Si è già tenuto in carcere, davanti al gip, Letizia Platè, l’interrogatorio di garanzia dei due arrestati: l’albanese è difeso d’ufficio dall’avvocato Cristina Pugnoli, il romeno è difeso di fiducia dall’avvocato Enrico Forghieri. Gli stranieri negano tutto: "Nessuna estorsione, si trattava di un prestito".
«Chapeau alla polizia. Sono stati bravissimi», racconta uno dei commercianti che ha assistito all’arresto in diretta sotto la Galleria dove all’improvviso sono arrivate le volanti e un’auto civetta.
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