L'ANALISI
02 Agosto 2017 - 09:16
CREMONA - Ci sono i fatti: nei primi sette mesi del 2017, i carabinieri hanno eseguito 14 arresti con 12 migranti (lo stesso straniero è stato ammanettato due volte) sorpresi a spacciare: il primo il 5 gennaio scorso, quando al parco del Vecchio Passeggio era stato bloccato un profugo originario del Gambia, arrivato a Cremona da un mese, che piazzava hascisc ad un giovane cremonese; e l’ultimo l’altro ieri pomeriggio, quando ad essere fermato, nel piazzale dei pullman di via Dante, è stato un 19enne richiedente asilo nigeriano, ospite della cooperativa Nazareth, che stava vendendo marijuana e che ne aveva due ovuli nella tasca dei pantaloni e 13 dosi negli slip. In mezzo, altri dodici blitz, tutti pressoché identici: il 12 gennaio, il 22 febbraio, il 10, il 20 e il 22 marzo, il 3 aprile, l’8, il 10 e il 17 maggio, l’8, il 10 e il 29 luglio. In totale, oltre tre etti di droga sequestrata: tre etti di ‘fumo’ e il resto, qualche grammo, di ‘maria’. Nei guai nigeriani, maliani, giovani del Gambia e un senegalese. Tutti giovani: under trenta. Con una aggravante: l’attività di spaccio in luoghi sensibili, nelle vicinanze di scuole o comunque in aree — parchi, oratori o piazze — che sono spazi di incontro di giovanissimi. E non a caso, fatte salve le precauzioni per la sicurezza che sia le scuole sia gli oratori adottano a tutela dei frequentatori, l’Arma tiene la guardia alta e continua a mantenere una sorta di ‘pressione’ su un fronte che resta delicato.
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