L'ANALISI
27 Luglio 2017 - 08:47
Maria Laura Satta e Luigi Scassellati alle nozze del figlio Stefano
MOMBASA - Dal suo letto del Mombasa Hospital Luigi Scasselletti, 72 anni, l’imprenditore cremonese ferito durante la brutale aggressione a colpi di machete costata la vita alla moglie, Maria Luisa Satta, di un anno più giovane, comincia, seppur a fatica, a ricordare i momenti di quella maledetta domenica. E a lanciare altre accuse a Lewis, il custode-giardiniere dello chalet acquistato 15 anni fa a Kikambala, un villaggio a pochi chilometri da Mtwapa. «E’ stato lui - ha detto a Franco Nofori, corrispondente di Africa ExPress, il giornale che ha dato la notizia della rapina finita nel sangue -. Non rammento nulla dell’accaduto, ma ciò che è certo è che non sarei mai uscito di casa lasciando la porta aperta se non fossi stato chiamato da qualcuno che conoscevo». Mercoledì 26 il figlio Stefano - «papà ha ripreso a mangiare, sarà dimesso in settimana» - aveva in programma un incontro con il console e la polizia. Probabilmente la mamma sarà cremata, secondo le sue volontà, e lo sarà in Africa. L’idea dei figli è di far poi rientrare in Italia le ceneri.
Oltre alla magistratura e al sostituto procuratore di Roma, Sergio Calaiotto, che ha aperto un’inchiesta sull’omicidio di Maria Laura e il ferimento del marito, anche il ministero degli Esteri sta seguendo da vicino, attraverso l’ambasciata a Nairobi, gli sviluppi della drammatica vicenda.
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