L'ANALISI
12 Luglio 2017 - 20:02
La conferenza della polizia con la refurtiva recuperata
CREMONA - Salgono a cinque gli indagati nell’indagine «corpi di reato», la storiaccia di droga, armi e munizioni destinati alla distruzione e, invece, sottratti dal ‘caveau’ del palazzo di giustizia da Francesco Manfredi, l’insospettabile addetto dell’Ufficio il 21 ottobre scorso seguito dai poliziotti fin sotto casa e fermato sul suo scooter con uno zaino contenente quattro chili di droga, tra cocaina, marijuana e hascisc. Chi fosse il destinatario dello stupefacente, nel giorno del suo arresto Manfredi lo rivelò agli inquirenti della squadra mobile: un cremonese di 33 anni, che all’epoca lavorava in un bar in via Mantova. Manfredi disse che la droga gliel’aveva ceduta altre volte. Il cremonese è indagato per detenzione di sostanze stupefacenti.
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