L'ANALISI
12 Luglio 2017 - 13:50
L'inceneritore di Cremona
CREMONA - La conferenza dei servizi è appena terminata (mercoledì 12 luglio): la struttura tecnica della Regione ha concesso l'Autorizzazione integrata ambientale all'inceneritore di Cremona ma l'ha data rispettando la normativa dello Sblocca Italia, vale a dire fino al 2029. E non al 2024, scadenza ridotta, con ipotesi di rinuncia di cinque anni di attività, rispetto alla qualche la società proprietaria dell'impianto, Lgh, aveva offerto disponibilità nelle pieghe di un confronto aperto con l'amministrazione comunale che prevedeva l'elaborazione di uno studio di fattibilità dell'opzione dismissione anticipata. In sede di Conferenza, dove Linea Group Holding era rappresentata dall'amministratore delegato Massimiliano Masi, il gestore Linea Reti e Impianti dal direttore generale Enrico Ferrari e il Comune dalla dirigente Cinzia Vuoto, la holding ha comunque ribadito la propria apertura al progetto di addio nel 2024, facendo ovviamente presente le condizioni necessarie per vincere quella sfida, vale a dire l'efficientamento energetico, una ricalibratura del sistema di gestione rifiuti e, soprattutto, il reperimento di fonti alternative all'incenerimento per far comunque funzionare il teleriscaldamento. Ha prevalso, però, lo 'Sblocca Italia' con le sue linee di indirizzo: Aia al 2029. Cosa succederà ora?
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