L'ANALISI
28 Giugno 2017 - 19:10
CREMONA - Fino al 2014 ha lavorato al Juliette ’96. Un dipendente tuttofare, l’albanese Noel Shehu, che nel noto locale di via Mantova non sbrigava solo lavori di fatica. Per l’accusa, Shehu sarebbe stato anche uno dei fornitori di cocaina dei titolari del Juliette, i cugini Marco e Gianluca Pizzi. Il giudice Francesco Beraglia ora vuole sentirli all’udienza dell’8 novembre prossimo, perché «li ritiene indispensabili ai fini della decisione» nell’ambito del processo che vede l’albanese accusato di aver loro ceduto cocaina «in numerose occasioni, in quantitativi ogni volta nell’ordine di alcuni grammi», nei mesi di settembre, ottobre e novembre di tre anni fa.
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