L'ANALISI
20 Giugno 2017 - 08:22
I blocchi di cemento
CREMONA - Londra si scontra con l’ennesimo atto terroristico, questa volta contro l’Islam: poco dopo la mezzanotte locale di lunedì 19, un furgone ha travolto alcune persone a Seven Sisters Road, fuori da una moschea nella zona di Finsbury Park, ed è stato arrestato il 48enne che era alla guida del mezzo e che secondo alcuni testimoni avrebbe gridato «uccido tutti i musulmani». E l’Italia assiste con timore al blitz della Digos di Crotone, che nella città calabrese ha ammanettato un richiedente asilo iracheno di 29 anni che, stando alle indagini, avrebbe fatto propaganda per l’Isis istigando alcuni altri ospiti del centro Sprar ad entrare a far parte del sedicente Stato islamico e a compiere atti violenti.
È in questo scenario, generalmente preoccupante, che Cremona si prepara a blindare le sue feste. Un primo elenco di quelle da sorvegliare perché potenzialmente a rischio è stato presentato settimana scorsa. E ora, dalle poche indiscrezioni che filtrano dal giustificato riserbo dovuto ad un fronte tanto delicato come quello dell’allerta terrorismo, si apprende che le manifestazioni inserite in quella lista sarebbero 42 da fine giugno a dicembre. L’ultima, a fine novembre, è la Festa del Torrone e c’è tempo per pensare a come garantire la sicurezza durante quella rassegna. Ma le prime, nero su bianco in apertura di un complesso di avvenimenti che richiede particolari misure anche per il mercato settimanale, sono già alle porte: una su tutte la tradizionale fiera di San Pietro. E sul piatto, già adesso, c’è anche il nodo costi. Ci saranno comunque straordinarie misure di sicurezza: viale Po blindato tra venerdì e domenica con blocchi di cemento e forze di polizia mobilitate
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