L'ANALISI
18 Giugno 2017 - 08:44
Un vigile a presidio di via Oglio all’inizio del riordino viabilistico
CREMONA - Fallito ogni tentativo di mediazione, il primo ricorso contro il Comune era stato presentato all’inizio dello scorso mese di marzo: la farmacia Zamboni e la società ‘Salute e Benessere srl’ avevano chiesto al Tar l’annullamento di tutti i provvedimenti - nello specifico, allora, si trattava degli atti di indirizzo emessi dalla giunta - che proprio in quei giorni definivano la ‘rivoluzione’ viabilistica, ora attuata nella sua quasi totale completezza, della zona compresa tra via Oglio e via Ticino, sino ad arrivare all’oratorio di Cristo Re e alla rete di vicoli che lo circonda. L’atto iniziale, quello, di una vera e proprio ‘guerra di carte bollate’: perché l’amministrazione comunale ha deciso di resistere in giudizio e perché, adesso, sempre affidandosi all’avvocato del foro di Brescia Mara Bergomi, lo stesso Federico Zamboni, titolare dell’omonimo presidio farmaceutico di via Oglio, e la stessa Paola Sarta, legale rappresentante del poliambulatorio di via Ticino, hanno inoltrato al tribunale amministrativo regionale un nuovo ricorso.
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