SOS ACQUA
11 Maggio 2017 - 17:21
MILANO - "Con il cambio orario di giugno non cambierà nulla nè sulla Cremona/Mantova, nè sulla Cremona/Brescia. Sulla Cremona/Treviglio ci sarà uno slittamento di due minuti. Di fatto, dunque, rispetto alla situazione attuale non cambia nulla. Tutto il resto è inutile allarmismo". Lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Sorte, chiarendo alcune indiscrezioni di stampa, circa un possibile rallentamento dei treni.
"Siamo comunque preoccupati - ha continuato - per la disposizione con la quale l'Agenzia nazionale per la sicurezza Ferroviaria (Ansf) 'obbliga' Rfi a disporre limitazioni di velocità dei treni in prossimità dei passaggi a livello privati finchè la stessa Rfi, che gestisce la rete, non interverrà o con la chiusura definitiva di questi passaggi a livello o comunque con la loro messa in sicurezza".
Sorte ha comunque voluto chiarire che, in tale scenario, Regione Lombardia e pendolari sarebbero "parte lesa e non certo responsabili di eventuali interventi che mancano".
Al consigliere regionale Agostino Alloni, molto attivo sul tema, e al Comune di Cremona, l'assessore suggerisce quindi di far "valere le proprie ragioni" nei confronti di chi ha questa responsabilità, vale a dire il ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Ansf, che è una sua diretta 'emanazione' che, oltretutto, "sono dello stesso colore politico".
"Se Alloni e il Comune decideranno di fare questo passo - ha precisato Sorte - saremo al loro fianco a tutela della sicurezza di tutti i viaggiatori della Lombardia e della velocizzazione dei treni con interventi in tempi rapidi. Probabilmente con una programmazione più lungimirante non saremmo arrivati a questi ultimatum che seminano terrore".
E la replica di Alloni non si è fatta attendere: “Dopo settimane di silenzio, ora tutti sappiamo che questa direttiva esiste. Regione Lombardia e Rfi, durante la riunione del quadrante est ferroviario, hanno riferito che gli orari di giugno sulla tratta Cremona-Crema-Treviglio non cambieranno solo perché ancora non si sa di quanto inciderà il rallentamento e che tutto è rinviato a dicembre, quando il quadro di attivazione della direttiva sarà più chiaro. Dovrebbe essere – ribadisce Alloni - proprio di Regione Lombardia il compito di fare da regia, evitando di arrivare a dicembre impreparati e pianificando per tempo, insieme a RFI, interventi mirati sulla sicurezza”.
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