L'ANALISI
10 Maggio 2017 - 08:34
Nell'immagine della telecamera il benzinaio trascinato dall'auto
CREMONA - Cinque del mattino del 26 agosto 2012, distributore di benzina Tamoil in A21, corsia Sud. In ufficio c’è Stefano, il benzinaio di 58 anni. Al self si ferma una macchina con due ragazzi: Oscar Domenico, 27 anni, al posto di guida, Filippo, 23 anni, seduto accanto. Cinque anni fa, l’uno e l’altro furono denunciati per rapina impropria ai danni del benzinaio che si aggrappò all’auto e fu trascinato per qualche metro, nel tentativo di impedire la fuga dei due, dopo il rifornimento di verde ‘a scrocco’ per venti euro. I genitori di Filippo gli restituirono i soldi. Nessuna rapina, ma insolvenza fraudolenta. Cinque anni dopo, martedì 9 maggio, il tribunale (presidente Francesco Beraglia, giudici Elisa Mombelli e Giulia Masci) ha riqualificato il fatto, dichiarando il non doversi procedere nei confronti di Oscar Domenico, e assolvendo «per non aver commesso il fatto» Filippo, l’uno e l’altro tossicodipendenti.
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