L'ANALISI
07 Maggio 2017 - 08:59
CREMONA - I mattoni di fra’ Cristoforo rivivono. Tre artiste hanno ‘salvato’ dalla discarica ciò che è restato del convento, all’angolo tra via Mantova e via dei Cappuccini, del personaggio manzoniano e hanno utilizzato le macerie per creare una grande scultura. Le protagoniste di questa storia affascinante sono le componenti del gruppo Vop: Viviana Costa, nata ad Alessandria d’Egitto, vive e lavora a Roma; Ornella Bonomi, milanese, ingegnere, laureata all’Accademia delle Belle Arti di Brera; Paola Moretti, originaria di Iseo (Brescia), casa e professione a Milano, anche lei uscita da Brera.
L'opera si chiama ‘La Ciribiciaccola: radice e germoglio’. Si chiama come la torre dell’Abbazia di Chiaravalle, la grande installazione delle tre artiste realizzata nel Museo acqua franca (Maf), all’interno del depuratore di Nosedo (Milano), dove è in mostra in occasione 3° Festival internazionale dei depuratori.
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